lunedì 21 maggio 2018

Cosa accade nel corpo quando si ama?




Cosa accade nel corpo quando si ama?

Psicologia Quantistica
      


Chi ha avuto la gioia di conoscere l’amore, ricorda molto bene il cuore che accelera, il respiro affannoso, le pupille dilatate necessarie per segnalare interesse e attrazione, tutti sintomi scatenati dall’adrenalina... ma cosa accade al corpo quando il sentimento amoroso si stabilizza nel tempo? Scopriamo quali sono gli effetti di un amore duraturo sul nostro cervello

di Carmen Di Muro - 19/05/2018


Diceva Voltaire che “l’amore è di tutte le passioni la più forte perché attacca contemporaneamente la testa, il cuore e il corpo”.

Che cos’è l’amore? E soprattutto cosa accade nel nostro corpo quando si ama? L’amore è vibrazione, un organismo vivente e come tale va continuamente alimentato e nutrito, perché possa svilupparsi in maniera armonica, perché non si arresti e ristagni, dando luogo a veri e propri disturbi sia fisici che psichici. E come ogni organismo ha le sue tappe di sviluppo e le sue epoche, tutte necessarie e gratificanti se ben vissute. Per arrivare a vivere pienamente l’amore, occorre tempo, bisogna attendere che i meccanismi coinvolti si attivino e disattivino in modo equilibrato. Non si può pensare di amare veramente se il sentimento non è abbastanza radicato, se non siamo realmente centrati in questa sottile vibrazione facendoci accompagnare ad ogni passo della nostra vita. Il cammino dell’amore è segnato da tappe ben precise, in cui sono coinvolti sia i sistemi che regolano le emozioni primordiali, sia quelli connessi a funzioni superiori, che una volta attivate possono assisterci e guidarci alla fase successiva del percorso.

I "sintomi" dell'amore

Chi ha avuto la gioia di conoscere l’amore, ricorda molto bene il cuore che accelera, il respiro affannoso, le pupille dilatate necessarie per segnalare interesse e attrazione, tutti sintomi scatenati dall’adrenalina. Come dimenticare il sudore alle mani, la bocca secca per l’emozione provocata dalla noradrenalina e quel senso di benessere che si prova quando si è vicini alla persona che si ama (Fisher, 1998). Un benessere che emerge se l’ipofisi viene sollecitata a produrre endorfine, le molecole responsabili dell’effetto euforizzante dell’amore, che ci fa dimenticare di mangiare, ci toglie il sonno e non ci fa avvertire la fatica. L’amore a volte si manifesta anche attraverso la passione scatenata dall’eccesso di dopamina, che ordina al cervello di desiderare, ordine che si manifesta a livello cosciente sotto forma di comportamenti passionali scatenati da un eccesso di adrenalina, la molecola dell’agitazione prodotta dall’ipofisi, che scatena la bufera, che rischia di compromettere l’equilibrio psicologico, se non interviene la serotonina, il neurotrasmettitore che può contribuire a riequilibrare il tono dell’umore.

L’aspetto interessante di questa tempesta biochimica è che mentre la passione iniziale, coinvolge le aree cerebrali collegate alla gratificazione e agli istinti, i sentimenti sollecitati da un sentire duraturo e stabile attivano le aree del cervello che sono sede delle emozioni. Ciò ci fa comprendere perché i sentimenti connessi all’amore cambiano nel tempo per effetto dei processi neurobiologici.

Quindi, le emozioni sono funzioni biologiche del cervello che comprendono una sensazione fisica, cioè ciò che proviamo a livello corporeo, il cui fine è di segnalare il nostro stato emozionale e una componente psichica, che consiste nella consapevolezza di ciò che stiamo provando. Sono, quindi, questi oscuri persuasori, che ci inviano messaggi subliminali senza che possiamo averne coscienza immediata, che ci fanno comprendere di essere meravigliosamente e perdutamente innamorati.

Conoscere i meccanismi che regolano quelle misteriose entità, rinchiuse nell’impalpabile e profondo segreto del nostro animo, non significa rinunciare alla magia e al mistero di uno dei più importanti sentimenti, ma al contrario, vestirlo di quell’intelligenza capace di condividere emozioni.

Per info e contatti visita: carmendimuro.com


Per approfondire:

Anima Quantica - Libro
Nuovi orizzonti della psiche e della guarigione
Carmen Di Muro


un estratto dal libro "Anima Quantica" di Carmen Di Muro

Quando l'amore chiama, tu corri e lascialo fluire...

Quando la forza vibrante dell'amore chiama, bisogna alzarsi e mettersi in cammino verso il sentiero principale: quello dell'Anima. Una voce sottile, un sentire velato dal chiacchiericcio dirompente della mente, quella parte preriflessiva nei suoi automatismi che dialoga costantemente, sganciandoci dal senso di realtà, quello che ci rende compartecipi e presenti nel mondo. L'anima, il principio assoluto che pulsa all'interno della parte più minuscola del nostro essere, laddove è contenuta quell'informazione che si sedimenta attraverso l'esperienza che viviamo quotidianamente e che parla il linguaggio degli stati affettivi, di quell'energia che ci muove nel mondo e che scandisce il nostro procedere.

Un cammino verso la luce e i suoi colori, anche quando il cielo appare nero ed uggioso, privo di speranza, di futuro e cambiamento.

È lì che la sua forza propulsiva si fa tenace, come voce che si agita in fondo al petto seguendo i battiti del cuore, che scandiscono a loro volta l'energia del nostro corpo. Un correlato fisiologico che reagisce perpetuamente ai suoi sussulti. È questo che ci tiene in vita e rende l'esistenza un dono prezioso, il regalo più bello che ad ogni essere umano viene concesso in vista della sua missione, di quel talento innato trascritto nel dna che colora la vita di una luce calda ed accogliente, abbagliando quel sentiero personale a cui ognuno è chiamato per manifestarsi pienamente.

La nostra anima anela verso quella vibrazione altissima che è gioia e felicità di essere "Vita".

Gioia nel ritrovarsi nella pienezza e nella consapevolezza delle cose.

Molto spesso cediamo all'incedere degli eventi, riparandoci sotto il manto spesso delle nostre paure e delle ansie giornaliere, incastrati in uno stato di sofferenza continuo. Il vento sottile del nostro spirito urla a gran voce, chiede di fermarsi, ma soprattutto di ascoltarsi. Chiede che gli vengano rivolte delle domande specifiche affinché possa essere colmata quella voragine di senso che ci ha assorbito, rendendoci schiavi delle polveri pesanti della nostra esperienza.

Ci siamo mai fermati per un solo attimo a pensare se la strada percorsa sin oggi sia quella giusta? Se le scelte maturate siano state funzionali al nostro reale benessere?

L'anima è vibrazione di amore purissimo, essa vibra al ritmo della gioia. S'innalza e s'intona su questa frequenza, e intesse nel nostro cuore, il giusto palpito affinché si possa godere pienamente della salute. Essere sani, nella pienezza psico-fisica significa essere in ascolto della voce dell'anima che mostra sempre la direzione giusta da seguire anche quando le prove e le pene della vita si fanno più dure.

È questo il principio assoluto, un flusso di amore che ci collega direttamente alla fonte della vita, organizzandoci in reti di coscienza strutturate che comunicano con il resto del reale, attraverso un campo di "Intelligenza Divina ". Una scintilla potentissima attraverso cui possiamo dar manifestazione concreta alle cose, ma soprattutto alla gioia di poter essere abili artefici del futuro. Questa la miccia, l'anelito vitale che ci spinge e che è in connessione profonda con tutte le parti del nostro essere.

Con la mente, informazione immateriale che ha sede ed origine nel cervello materiale, ed è composta da credenze strutturate sin dalla nascita che il più delle volte ostacolano il nostro pieno sentire. E dal corpo che risponde biologicamente, modificandosi nella sua carne, attraverso l'energia dei pensieri e dei nostri stati d'animo.

Tutto è in connessione, un legame profondo tra dentro e fuori, tra vita, agire e sentire. Uno scambio di vibrazioni tra le nostre tre componenti di base: anima, psiche e corpo, che dialogano costantemente a livello quantico, in uno scambio reciproco e perpetuo di informazioni.

La sfera mentale, però, il più delle volte rimane bloccata in circoli di pensiero viziosi che provengono dal contesto socio-culturale di appartenenza e che sono in antitesi con il sentire del cuore. Quando padroneggia la voce e il controllo della mente, il nostro agire si sgancia completamente dal sentire dell'anima e prendono piede i problemi più disparati. La realtà a cui si dà costruzione non corrisponde ai bisogni profondi, ma diventa specchio soltanto dei condizionanti esterni, generando dentro di noi un senso di insoddisfazione e di infelicità.

A chi non capita di sentirsi così, non comprendendo il perché e il come si sia generato quello stato di profonda inquietudine. Una scheggia sommersa pungente, per cui non riusciamo a gioire pienamente anche quando tutto sembra andar nel verso giusto.

Manca sempre qualcosa, quella fessura che possa far sì che la chiave venga girata nella serratura. Manca la collaborazione tra la sfera mentale e il nostro cuore, la sede dei sentimenti e delle emozioni che a loro volta generano, per risonanza, relativi pensieri pesanti che ci imbrigliano, tanto da bloccarci nella nostra tensione evolutiva costante.

Il corpo diventa emanazione della nostra insoddisfazione, il luogo in cui si esprimono i vissuti della mente e dell'anima. Una discarica a cielo aperto di sentimenti negativi, rifiuti e veleni tossici per l'intero organismo.

Se queste tre forze univoche, si svincolano, accade che ognuna nel proprio, diviene padrona assoluta di se stessa, disturbando la nostra piena espressione di vita. Dalla lesione energetica della sfera profonda che non viene assecondata, si arriva alla lesione organica, frutto delle intense reazioni che avvengono nel nostro microcosmo cellulare, guidate da stati d'animo negativi da cui non riusciamo a depurarci. Essi sono espressione di una felicità apparente, condizionata dagli eventi e dalle persone intorno a noi, ma non dai bisogni e dalle pulsioni della propria anima.

Quando l'anima si slega dalle dinamiche della mente, tra loro non c'è più armonia, l'energia dell'una non si adatta più alle frequenze dell'altra, che venendo forzata si ripercuote ad ampio raggio sul corpo, il quale diviene sede del disagio concreto, ammalandosi o affaticandosi. L'anima è quindi la matrice assoluta che sottende la materia e le sue dinamiche complesse. Solo la giusta armonia tra questa, la mente e il corpo può fare la differenza nei termini di malattia o guarigione.

"Quando l'anima si ammala", diceva Platone, "essa consuma il corpo". Ed è proprio questa la verità fondamentale, per muovere i primi passi, verso la scoperta di una realtà vibrante e sconosciuta. La parte più intima di noi che ci mostra sempre la strada giusta da seguire, quella che pur scontrandosi con il giudizio e la volontà altrui non ci fa sbagliare direzione, ma ci conduce verso quella meta assolata che è l'avere fiducia nella vita stessa. Essa opera assai diversamente dalla mente razionale e non può essere silenziata o messa da parte, perché quando ciò accade l'uomo è costretto a vivere senza il principio della vita stessa, senza il suo senso di sé, sotto il velo del malessere e nella cecità interiore.

Per riconoscere ed assaporare i luoghi dell'anima, dobbiamo, quindi, necessariamente compiere un salto vibrazionale spingendoci nell'impalpabile universo delle leggi dell'invisibile che ci animano e solcano la strada verso la luce vibrante del cuore.

Anima Quantica - Libro
Nuovi orizzonti della psiche e della guarigione
Carmen Di Muro