venerdì 16 febbraio 2018

Musica ed effetti quantistici sul sistema immunitario





Musica ed effetti quantistici sul sistema immunitario

Scritto da: Carmen Di Muro

Psicologia Quantistica


Come per ogni musicista c’è il suo personale spartito, così per ogni uomo c’è il suo personale pentagramma. Che cos’è il pentagramma? Il rigo musicale che scandisce il tempo e la frequenza del ritmo dell’anima, del corpo e della mente che congiuntamente danno origine alla nostra esperienza esistenziale.

Senza di questo nessuna musica sarebbe leggibile e, di conseguenza riproducibile. Nostro compito è tenere la propria nota in armonia nell’universo di suoni in cui siamo immersi. E come in ogni partitura, a dare colore e intensità alla musica ci sono i diesis che fanno salire di mezzo tono la nota e i bemolle che la fanno scendere, così in noi ci sono quelle frequenze essenziali date dai nostri sentimenti e dai nostri pensieri che danno alle note una caratteristica che permette di variare all’infinito le armonie.

La scienza oggi ci dice che nell’Universo tutto è energia in vibrazione, quindi per leggere, cantare o suonare una partitura musicale, la prima cosa da fare è interpretare su che tipo di informazione la nostra coscienza sta vibrando. Comprendere questo ci permette di aver accesso a quella visione che renderà più limpido non soltanto la percezione del suono della realtà, ma anche del nostro sistema biologico, che darà segnali nel bene e nel male sulla musica affine che risuona sulla sua medesima informazione.

Quante volte siamo attratti da un brano musicale piuttosto che da un altro in virtù dei vari momenti della vita? Ma non solo. Quante volte l’ascolto di un particolare genere di musica funge da catalizzatore di informazioni capace di distogliere la mente dai circoli di pensiero stereotipati e sfibranti? Questa è in sé una magica pozione trasformativa in grado di fungere da cassa armonica che aumenta l'intensità vibrazionale del nostro animo e di conseguenza produce notevoli effetti sul nostro sistema fisiologico.

Oggi la capacità della musica di modificare i nostri stati mentali ed affettivi è largamente argomentato. Vi è infatti una considerevole documentazione scientifica a sostegno dell'uso della musica per migliorare il sistema immunitario attraverso la sua potente influenza sul biocampo, in particolare sulle frequenze emozionali. In virtù dell’ascolto di una determinata informazione sonora muta l'attività del sistema nervoso autonomo (SNA) e il suo equilibrio, che a sua volta rimodula ogni aspetto della funzione immunitaria, attraverso l'innervazione diretta dei tessuti linfoidi, essenziali per la difesa dell'organismo contro le infezioni e la diffusione dei tumori, e tramite la regolazione di ormoni immunoregolatori.

L'interazione tra stati emozionali, sistema immunitario e la funzionalità del SNA è stata evidenziata da una serie di studi che dimostrano che emozioni negative come la rabbia e l'ostilità stimolano l'attività simpatica, aumentano il rapporto cortisolo / DHEA (un pro-ormone fondamentale per lo svolgimento delle corrette funzioni metaboliche) e sopprimono il sistema immunitario, mentre gli stati emotivi positivi come gioia e gratitudine aumentano l’attività parasimpatica, la coerenza fisiologica, diminuiscono il rapporto cortisolo/ DHEA, aumentando la risposta immunitaria.

Tra le varie ricerche ricordiamo quelle presentate nell’ambito del Congresso internazionale di Montreux sullo stress, che hanno evidenziato gli effetti fisiologici e psicologici della musica con particolari trame di accordi e armoniche appositamente progettate per aiutare a ridurre lo stress, facilitare sentimenti positivi, soprattutto se usata congiuntamente ad un programma di autogestione emotiva. Questa musica non solo aumenta il DHEA, riducendo il cortisolo, ma si è visto che migliora l'equilibrio e la coerenza nel SNA, con conseguente trascinamento benefico degli altri comparti biologici.

I dati inoltre suggeriscono notevoli effetti positivi in soggetti che presentano condizioni cliniche di ansia, depressione, panico, aritmie, diabete e stanchezza cronica.

Tra le varie frequenze, utilizzate oggi a scopo terapeutico, ricordiamo la musica a 432 Hz. Da essa origina in maniera naturale la frequenza di 8hz, ossia la vibrazione fondamentale del pianeta, nota come “risonanza fondamentale della cavità Schumann”, nonché la frequenza di replicazione della doppia elica DNA. Inoltre 8hz è la frequenza che attiva la ghiandola pineale, favorendo la guarigione, il rallentamento dell’invecchiamento, la produzione di sostanze anti-tumorali, migliorando il sonno e accelerando l’evoluzione di coscienza, nonché sugli 8 Hz sono anche intonati i ritmi delle onde Alfa del cervello che consentono agli emisferi cerebrali di sincronizzarsi per lavorare insieme entrando nello stato flusso.

Essere nel flusso permette di condividere con l’altro la parte più intima di noi, senza resistenze né barriere, generando un campo di connessione armonica che intesse le trame per legami solidi e duraturi.

Per approfondire l’argomento leggi:

Anima Quantica - Libro
Nuovi orizzonti della psiche e della guarigione
Carmen Di Muro

Musica coerente e accordatura 432 Hz