Esercizi meditativi informali di Mindfulness
Scritto da: Mariapia Borgnini
Consapevolezza e Spiritualità
Esercizi meditativi informali di Mindfulness
Con le pratiche di Mindfulness si raggiunge la
consapevolezza di quello che succede nel corpo e nella mente nel momento
presente e quando portiamo la piena consapevolezza a una qualsiasi attività
quotidiana, stiamo praticando in modo informale. Ciò si diversifica dalle
pratiche formali che sono più strutturate con focus di attenzione per esempio
alle sensazioni del corpo, al respiro, all’ambiento sonoro, ai pensieri. In
ogni caso, sia che abbiamo a che fare con pratiche formali o informali, di base
resta che si tratta di pratiche e di praticare.
Con le pratiche informali si tratta di portare
l’attenzione e la concentrazione ad attività che, seguendo lo stile di vita di
ognuno, corrispondono ad azioni quotidiane come ad esempio fare le scale,
lavarsi i denti, fare la doccia, portare a spasso il cane, mangiare, leggere,
ascoltare musica…
Come portare consapevolezza nel quotidiano con la
Mindfulness
Innanzitutto si tratta di scegliere un oggetto di
attenzione, dopo di che intenzionalmente portiamo tutta la nostra
concentrazione nel presente dell’azione. Ogni volta che ci rendiamo conto di
aver vagato con la mente seguendo pensieri che non hanno a che fare con
l’oggetto scelto, con gentilezza torniamo a concentrarci là dove abbiamo deciso
di dirigere tutta la nostra attenzione a ciò che stiamo effettivamente facendo.
Per esempio se stiamo aspettando un autobus, piuttosto
che diventare insofferenti e innervosirci, possiamo semplicemente rivolgere la
nostra attenzione al nostro respiro, concentrandoci con curiosità su ciò che
stiamo provando e sulle sensazioni del corpo.
Quali sensazioni ci provengono dai piedi sull’asfalto,
dai rumori provocati dai nostri passi, dal sentire l’aria sul volto?
Possiamo scoprire come la nostra agitazione si manifesti,
attraverso quali pensieri, quali sensazioni nel corpo, quali umori. Non si
tratta di modificare quello che proviamo, ma di integrare nel campo della
nostra consapevolezza l’esperienza che stiamo vivendo, imparando a decifrare le
informazioni che il corpo e la mente ci trasmettono.
Perché realizzare le pratiche informali di Mindfulness
Lo scopo delle pratiche informali è quello di fare
esperienza cercando di dare senso ad attività routinarie, ma allo stesso tempo
complesse. Una di queste è mangiare. Di nuovo possiamo acquisire maggiore
consapevolezza nel riconoscere i sapori, nel descrivere la consistenza del
cibo, nel sentire il viaggio di un boccone verso lo stomaco, nell’isolare i
pensieri che vengono a interrompere l’attenzione. Gustare il cibo, fare
attenzione a quando si è sazi, capire che si sta mangiando e non che ci si sta
sfamando è una grande conquista!
Nelle pratiche informali si tratta in definitiva di
attivare un osservatorio e applicarsi con regolarità. Da bambini è piuttosto
naturale ricominciare più volte un gioco, per esempio quando calpestavamo una
linea che non dovevamo calpestare, o quando cadeva a terra una palla che non
doveva cadere. Succede lo stesso con gli esercizi di Mindfulness informali:
quando ci accorgiamo che la mente prende a vagare e ci siamo distratti, è
opportuno fare tabula rasa e ricominciare. E come nel gioco la ripetizione ci
permette di diventare più abili. Una pratica regolare ci permette di
raggiungere livelli di attenzione più profondi e a percepire sensazioni
corporee sempre più fini.
È possibile vivere la giornata con l’intenzione di essere
presenti e dedicare l’attenzione a ciò che sta avvenendo nel preciso momento in
cui stiamo vivendo.
Si tratta di diventare più consapevoli di dove sia la
nostra attenzione in ogni momento. Possiamo fermarci un momento e pensare alla
nostra giornata e alle attività che la caratterizzano, scegliendo delle
attività che vorremmo utilizzare come momenti di esercizi meditativi informali
impegnandoci a svolgerli in modo consapevole giorno dopo giorno.
Ringraziamo Mariapia Borgnini del network di
professionisti olistici (Phedros), psicopedagogista, autrice di numerosi libri
ed istruttrice Mindfulness-based presso l’Associazione Italiana Mindfulness per
il suo contributo.