Biofisica e fisica quantistica: le terapie eav e morell
funzionano davvero?
La redazione di S&C - 09/09/2016
Intervista al professor Edilio Giannazzo, docente di
biofisica
La nostra redazione ha incontrato e intervistato il
professor Edilio Giannazzo, docente di biofisica che ci parla della relazione
che intercorre tra la fisica quantistica e la biofisica stessa.
Professor Giannazzo grazie per la disponibilità a questa
intervista. Inizio con una domanda che possa chiarire meglio il campo in cui
iniziamo a muoverci. Lei è docente di biofisica: che cos'è la biofisica e di
che cosa si occupa principalmente?
La base culturale della Biofisica ha una duplice realtà
in biologia: la biofisica fisiologica, che studia i processi fisiologici, quale
espressione di precise leggi fisiche che governano l’organizzazione funzionale
delle strutture biologiche e le tecnologie biofisiche, nate dalla ricerca
multidisciplinare di fisici, ingegneri, biologi e medici che, nella quasi
totalità sfruttano l’interazione dei campi elettromagnetici (c.e.m.) con la
struttura biologica.
Quali sono i punti di contatto tra la biofisica e la
fisica quantistica?
Non mi limiterei a definirli punti di contatto, ma una
stretta correlazione tra la biofisica e la fisica quantistica. È evidente che
mi riferisco essenzialmente alle tecnologie biofisiche. Ricordiamo che il
passaggio dalla fisica classica alla quantistica fu dovuto alle scoperte
fisiche a cavallo del XIX e il XX secolo, con la definizione della fisica delle
particelle atomiche, la relazione tra materia e onde elettromagnetiche e la
definizione della singolarità dei quanti (fotoni) componenti le o.e.m.. Va
precisato che fra le tecnologie biofisiche, intendo riferirmi anche alla nuova
disciplina, la medicina quantistica.
Queste discipline ci danno una nuova chiave di lettura
dei processi biologici? Questa chiave, a suo parere, è stata recepita dalla
medicina tradizionale?
Ancora una volta non mi limiterei a definire nuova chiave
di lettura ma realtà scientifica dei processi biologici che spero di poter
chiarire successivamente. Relativamente alla seconda domanda, va specificato
che la medicina tradizionale ha recepito e accettato, anche dal punto scientifico,
quanto riguarda la realtà diagnostica e terapeutica delle radiazioni X, gli
impieghi delle radiazioni nucleari, del laser, della magnetoterapia. Anche se
non sono stati ri-conosciuti, queste metodiche fanno parte della fisica
quantistica, proprio come interazione dei c.e.m. con le strutture biologiche
Diverso è l’atteggiamento della medicina tradizionale nei riguardi della
biofisica clinica che sta alla base della medicina quantistica.
Oggi si parla molto di medicina quantistica, a volte
anche in maniera un po' fumosa: potrebbe darcene una visione e un quadro chiaro
dal suo punto di vista?
La domanda è veramente interessante e certamente
richiederebbe un intero trattato. Cerchiamo di sintetizzare, nella speranza di
essere compreso, anche se non esaustivo. Credo che anche dalle esperienze di
vita più semplici, risulta chiaro che la nostra realtà vitale e quella
dell’intero mondo naturale, può esistere e svilupparsi grazie alla presenza
delle onde elettromagnetiche naturali. Sarebbe possibile la vita, nel suo
complesso, senza la luce ed il campo magnetico terrestre? L’interazione così
vantaggiosa per la nostra esistenza si differenzia nettamente dalla interazione
di altre radiazioni come le radiazioni X e nucleari, rico-nosciute radiazioni
ionizzanti, che nella loro interazione con la struttura biologica, sono in
grado di causare effetti collaterali dannosi e irreversibili. È stato possibile
accertare che il limite di transizione è legato all’energia propria di ciascuna
radiazione. Così è notorio che le radiazioni con energia (hν) superiore
all’ultravioletto, definiscono il limite che divide le onde elettromagnetiche
tra radiazioni ionizzanti e non ionizzanti. Inoltre, da oltre due secoli sono
noti gli effetti positivi della omeopatia, anch’essa osteggiata dalla medicina
tradizionale, an-che se due premi nobel, Benveniste e Montagnier sono riusciti
a dimostrare che il beneficio dei rimedi omeopatici è riconducibile
all’interazione delle debolissime o.e.m. memorizzate nella estrema diluzione
del simillimum.
Lei ha condotto diversi studi scientifici sull'efficacia
diagnostica e terapeutica di alcune metodologie alternative, come
l'elettroagopuntura di Voll e la Mora terapia: come è nato in lei l'interesse
verso un campo di ricerca che molti definirebbero di confine?
La preparazione di Fisica elettronica di base,
l’insegnamento di Biofisica Medica presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia
dell’Università di Catania e l’appartenenza all’equipe di ricerca del
dipartimento di Scienze Fisiologiche, mi ha sempre portato ad impegnarmi nella
ricerca in Biofisica Fisiologica, in Elettronica e Informatica Biomedicale e
nei fenomeni d’interazione tra campi elettrici ed elettromagnetici e strutture
biologiche. In quest’ambito, sono venuto a conoscenza di nuove tecnologie che,
sfruttando le interazioni delle onde elettromagnetiche LEF con l’organismo,
possono essere utilizzate per effettuare sia esami diagnostici che trattamenti
terapeutici mirati. Devo confessare che, alla richiesta di un amico di valutare
l’apparecchiatura che aveva acquistato il figlio, capace di realizzare dette
tecnologie, la mia risposta (da ignorante) fu “di queste cose non me ne devi
parlare”. La sua risposta fu: “sei il biofisico della Facoltà, desidero che sia
tu a valutare la realtà biofisica su cui si basano queste tecnologie”. Avendo
riconosciuto validi i principi biofisici di base ed anche della diagnostica
kinesiologica che non conoscevo, ho voluto sottoporre dette tecnologie ad una
sperimentazione scientifica, ritenendo che, per la singolarità e l’originalità,
questi nuovi approcci, attualmente classificati tra le medicine non
convenzionali, dovevano essere adeguatamente verificati dalla ricerca di base.
Pertanto, prima di accertarle in fede, abbiamo programmato di sperimentarle per
confermarne la validità.
Leggi tutta l'intervista sul numero 57 della rivista
Scienza e Conoscenza!
Scienza e Conoscenza - n. 57 - Rivista Cartacea >> http://goo.gl/IXUJQs
Nuove scienze, Medicina non Convenzionale, Consapevolezza
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La Fisica del Caso - Libro
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Massimo Corbucci