venerdì 29 luglio 2016

Fermare piu' di 100 Malattie si puo'!




Fermare piu' di 100 Malattie si puo'!

Il Metodo Seignalet: l'alimentazione che cura

di Jean-Marie Magnien



La scienza ha dimostrato che l'alimentazione è in grado di prevenire numerose malattie.. ma le ultime scoperte attestano che una corretta alimentazione è in grado di fermare le malattie in corso! Scopri come con questo libro.

Se esistesse una dieta in grado di mettere a tacere i sintomi di una patologia che vi affligge da anni, sareste disposti a provarla? Conoscete il significato di "nutriterapia"? Siete consapevoli dell'enorme impatto che ha l'alimentazione ha sul vostro sistema immunitario?

Il Dottor Segnailet ha dedicato una vita di studi a questi argomenti, apportando innovative scoperte alla medicina del XXI secolo.

Il Dottor Magnien, medico e biologo, decide di seguire lo stesso percorso e applicare queste nuove conoscenze ai suoi pazienti, con risultati strabilianti: in questo libro ha raccolto i suoi casi clinici ed esposto l'applicazioni pratica del metodo, così da permetterne l'utilizzo a chiunque voglia provare una via diversa e sperimentale verso il miglioramento della propria vita.


Leggi un estratto dal libro di Jean Marie Magnien "Fermare più di 100 Malattie si può!" e scopri il Metodo Seignalet

Introduzione - Fermare più di 100 Malattie si può! - Libro di Jean Marie Magnien

Il mio interessamento nei confronti della dieta Seignalet, vale a dire il regime alimentare senza glutine né latticini, è nato da un insieme di circostanze fortuite: alcuni lo considererebbero un caso, altri penserebbero alla Provvidenza.

Il punto di partenza di questa scoperta passa per Marrakech, in Marocco. Nell'aprile del 2003, quando avevo 63 anni, mi sono trovato lì per un congresso farmaceutico tenuto dal prof. Lue Montagnier, futuro Premio Nobel in Medicina per i suoi lavori sul virus dell'immunodeficienza umana (HIV), conosciuto come virus dell'AIDS. L'intervento del prof. Montagnier è durato circa quarantacinque minuti, ma è stato determinante per la mia vita.

Durante il suo discorso il professore spiega che sta portando avanti due studi clinici sull'AIDS, uno in Francia e uno nell'Africa Subsahariana. La particolarità di questi studi consiste nel fatto che i pazienti colpiti dal virus dell'AIDS, tutti sotto terapia triplice (una combinazione di tre farmaci antivirali), sono stati divisi in due gruppi sia in Francia che in Africa. Un gruppo è stato trattato solo con la triplice terapia, mentre all'altro venivano somministrate anche vitamine, minerali e oli ricchi di Omega 3 e Omega 6.1 risultati mi hanno fatto ben sperare, oltre ad avermi fortemente colpito. In effetti, dopo solo qualche mese si registra una differenza di carica virale tra i due gruppi del 30-40%: il gruppo che ha assunto vitamine, minerali e oli contenenti grassi Omega 3 ha registrato una diminuzione della carica virale del 30-40% in confronto all'altro gruppo di pazienti trattati solo con la terapia triplice.

Ricordo ancora perfettamente il momento in cui qualcosa è scattato nella mia testa, ho pensato: «Non è possibile!». Ma la testimonianza del professor Lue Montagnier è stata apologetica, degna di fede. Perciò ci ho voluto credere.

Rientrato in Francia ho subito aggiornato le mie nozioni di biochimica, chimica e fisica atomica. Ho la fortuna di avere una buona formazione di base come farmacista, ma anche grazie al tirocinio in biologia all'ospedale di Lione (vedi riquadro).

Il mio percorso da biologo

A 25 anni, nel 1965, sono stato assegnato al reparto del professor Jules Traeger, nel reparto delle malattie renali. Nel giro di due anni ho iniziato a partecipare attivamente ai primi trapianti di reni effettuati a Lione. Il mio lavoro consisteva nel controllare ripetutamente la qualità delle analisi biochimiche dei trapiantati, eseguite sotto la supervisione del laboratorio di biochimica del professor René Malein, giovane aggregato all'ospedale di Antiquaille, sotto le colline di Fourvière. Nel 1967 sono stato nominato assistente di biologia del professor André Badinand, al laboratorio centrale di biochimica all'ospedale Edourd-Herriot (chiamato Grange Blanche). A quell'epoca l'ospedale aveva circa 2500 letti, uno dei più grandi d'Europa.

Da lì ho continuato la mia carriera di biologo come capo reparto all'ospedale di Semur-en-Auxois (piccola città della Borgogna) fino al 1972, anno in cui mi è stato chiesto di costruire da zero il laboratorio polivalente di analisi mediche che ho poi aperto il primo gennaio 1973. Un laboratorio polivalente si occupa di biochimica, ematologia, immunologia, batteriologia, parassitologia. Ho ricoperto questo ruolo per dodici anni. Questa esperienza mi ha aiutato a comprendere meglio una scienza fondamentale per la mia ricerca, la nutriterapia, le cui basi scientifiche sono state definite dal dottor Jean-Paul Curtay, presidente della Società di Medicina Nutrizionale Francese e membro dell'Accademia delle Scienze di New York.

Nello stesso periodo mi è capitato tra le mani un libro che sarebbe poi diventato la fonte del mio interesse più profondo, «L'Alimentazione ovvero la terza medicina», del biologo Jean Seignalet, direttore del laboratorio all'ospedale di Montpellier per le analisi sulla compatibilità dei tessuti del donatore di organi con quelli del destinatario del trapianto. Immediatamente ho abbracciato la sua teoria che giustifica all'incirca un centinaio di patologie. È basato tutto sull'immunologia, vale a dire sui comportamenti dei globuli bianchi: linfociti, macrofagi, polimorfo-nucleati e altre cellule che intervengono nelle difese immunitarie. La mia fiducia deriva dall'esperienza che ho vissuto a Lione, nella squadra multidisciplinare con cui ho partecipato ai primi trapianti renali.

Ho sempre pensato che per farsi strada nella vita sia necessario innanzitutto essere disposti a credere, poi filtrare le informazioni e infine verificarle con degli esperimenti.

L'esperienza dà la conoscenza. Il resto non è che informazione.
Albert Einstein

Per andare avanti, però, mi serviva approfondire le mie conoscenze in campo di dietetica (l'alimentazione) e nutriterapia (gli integratori alimentari), quindi ho intrapreso gli studi fino a conseguire un diploma universitario a Besancon nel 2005. Il percorso formativo era buono ma insufficiente, tenuto conto dei miei obiettivi (80 ore in due settimane). Avevo la sensazione di essere sottoposto a un lavaggio del cervello, allora ho deciso di seguire a Bruxelles i corsi tenuti dal dottor Jean-Paul Curtay, organizzati dal Cerden (Centro Europeo di Ricerca per lo Sviluppo e l'Insegnamento della Nutriterapia). Il ciclo formativo durava due anni e consisteva in 120 ore di lezioni di alto livello con l'ausilio di 1500 pagine di dispense.

Nel 2007 Jean-Paul Curtay ha lasciato l'insegnamento dopo 15 anni di carriera, allora ho proseguito i miei studi con il biochimico Marc Brissat, grazie al quale ho deciso di prolungare i corsi di due anni. Per me è stato come vivere un nuovo film con un altro regista: certe scene mi erano sfuggite con Jean Paul Curtay, quindi avevo l'occasione di approfondire nuovamente.

Alla fine di questi quattro anni trascorsi a Bruxelles, mi hanno chiamato (a 70 anni) come professore per trasmettere la mia esperienza su «L'Alimentazione, ovvero la terza medicina» di Jean Seignalet. La mia esperienza derivava dalla cura di circa 2000 pazienti in otto anni, di cui il 50% colpiti dalle patologie descritte da Seignalet.

Questo libro rappresenta la sintesi del mio percorso.

Si basa certamente sulla mia esperienza, ma anche su quella dei miei predecessori. Chi siamo noi senza i nostri antenati?

È esattamente come in biochimica in cui tutte le molecole hanno un precursore. Ad esempio, il precursore del colesterolo è il gruppo chimico degli acetati (CHS - COO) sintetizzato dalle nostre cellule. Il colesterolo è a sua volta precursore della vitamina D, degli ormoni sessuali (estrogeni, testosterone, progesterone), dell'ormone dello stress, il cortisolo, del coenzima Q10 (importante antiossidante). Questa presa di coscienza non può che obbligarci ad essere più modesti e umili.

L'obiettivo di questo libro di divulgazione è quello di aiutare le persone che devono far fronte a un problema di salute e che ricercano delle informazioni provate e non soggette alle pressioni dell'industria farmaceutica o agroalimentare. Il mio scopo non è quello di convincere il lettore, ma di aiutarlo a comprendere i lavori portati avanti dal dottor Jean Seignalet. Il mio desiderio è anche quello di insegnare a seguire correttamente il regime senza glutine né latticini, forte della mia esperienza acquisita in nove anni su 2000 pazienti.

Nella prima parte parlerò delle basi scientifiche del regime Seignalet. Passerò in rassegna le malattie che può placare con questa dieta e illustrerò la mia esperienza di casi clinici significativi.

La seconda parte sarà dedicata alla pratica. Vedremo concretamente in cosa consiste questa dieta senza glutine né latticini e come portarla a buon fine. Vedremo anche perché serve associarvi sistematicamente l'assunzione di integratori alimentari e perché è importante privilegiare la cottura a vapore. Dedico in media due ore al primo colloquio con un nuovo paziente, tempo indispensabile per capire il contesto della malattia e individuare gli indici che possono lasciar pensare che il paziente reagirà positivamente al regime Seignalet. Durante questi colloqui emergono moltissime domande da parte del malato. E a terza parte di questo libro mi permetterà di rispondervi in maniera esaustiva.

Se abolisco i latticini dalla mia dieta, rischio di soffrire di carenza di calcio? Si perde peso col regime Seignalet? Il regime Seignalet può essere una soluzione ai casi di sterilità di una coppia? Può essere seguito senza rischi durante la gravidanza? E dalla donna in menopausa affetta da osteoporosi? Come posso risolvere i problemi di tensioni e crampi muscolari?

Dedico questo libro a Jean Seignalet, morto il 13 luglio 2003, data in cui io prendevo in cura il mio primo paziente che soffriva da ventisette anni di una grave forma di psoriasi a testa, schiena, petto, pancia, braccia e gambe. Dopo aver seguito rigidamente per quattro mesi i consigli di Jean Seignalet, la psoriasi si è ridotta del 98%.


 Indice

Prefazione

Introduzione

Capitolo 1: la situazione attuale
Capitolo 2: l'evoluzione dell'alimentazione dal neolitico al giorni nostri

Parte I: Le malattie che possono essere indotte in remissione.

Procedimenti e casi clinici
Capitolo 3: la dieta Seignalet. Un ritorno alle origini
Capitolo 4: come il nostro corpo si difende dagli «intrusi»
Capitolo 5: l'intestino tenue. Crocevia di malattie
Capitolo b: le malattie che possono essere placate

Parte II: Il regime Seignalet in pratica

Capitolo 7: la dieta senza glutine e senza latticini
Capitolo 8: i complementi alimentari
Capitolo 9: la cottura degli alimenti

Parte III: Le risposte alle vostre domande

Capitolo 10: come perdere peso senza perdere la salute
Capitolo 11: l'infertilità di coppia e la pista Seignalet
Capitolo 12: la dieta Seignalet è compatibile con la maternità?
Capitolo 13: la dieta Seignalet è controindicata in caso di osteoporosi?
Capitolo 14: le altre risposte alle vostre domande

I libri e i siti consigliati

Ringraziamenti


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Il Metodo Seignalet: l'alimentazione che cura
Jean-Marie Magnien