Il Mondo dei Desideri
101 progetti di libertà
di Igor Sibaldi
« Desidero parlare con te di quel che sto scoprendo sui
desideri. È un argomento antico: non c’è mai stato libro, non c’è fiaba, non
c’è religione che non lo intercetti; perciò ci porterà lontano: esplorandolo,
attraverseremo secoli ».
Attraverso questo libro imparerai a:
accorgerti che nel tuo cuore c’è qualcosa di più di quel
che, per ora, le stelle stanno concedendo all’umanità;
sviluppare il coraggio necessario a far sì che la tua
percezione scorga occasioni, «desideri» sufficientemente importanti per te,
indipendentemente da ciò che essi potranno sembrare, di primo acchito alla tua
razionalità;
abbandonare l’ansia del desiderio, che con gli anni
diviene sempre più tormentosa e fa pensare all’assenza di desideri come a una
liberazione;
superare il timore di essere egoisti, dietro cui si cela
in realtà una difficoltà o incapacità di ricevere; e chi non sa ricevere non sa
nemmeno dare;
usare il tuo personale senso della felicità per non
desiderare desideri altrui e scegliere i tuoi.
« "Desiderare", in Italiano, è un atto
bellissimo, viene dalla parola Sidera, "stelle", e significa
letteralmente: accorgersi che nel tuo cuore c'è qualcosa di più di quel che,
per ora, le stelle stanno concedendo all'umanità».
Dedica
Ti parlerò dei desideri, ma tu, per favore, dammi torto.
Ti dimostrerò che senza desiderio non si vive, si finge
soltanto di vivere, e che la maggior parte delle persone non lo sa, o l'ha
dimenticato. Ma tu convincimi che non è vero.
Io sosterrò che l'arte, la scienza, la filosofia, il
bisogno di religione sono tutti modi di desiderare, e che dunque ogni cultura
si nutre di desideri: ma tu di' che esagero. E quando ti racconterò di come il
desiderio conduca oltre i confini del mondo, e cominceremo a superarli, tu
cerca di fermarmi, di convincermi che di cose da capire ne abbiamo già
abbastanza nella vita di tutti i giorni, senza andare a cercarne altrove.
Insomma, fa' per me quel che il diavolo fa per tutti, da
quando il diavolo è stato inventato.
Tanti credono che il cosiddetto diavolo spinga a chiedere
più di ciò che si ha già, ma è il contrario: le sue tentazioni mirano a farci
rassegnare ai limiti che il mondo ci ha imposto come quando, nel deserto,
consigliava a Gesù di rinunciare al progetto di far evolvere l'umanità. Lascia
che rimangano nei loro incantesimi di sempre - diceva - nella venerazione del
denaro, dei potenti, dei miracoli. Tentazioni diaboliche sono il "bisogna
farsi piacere il proprio lavoro", o "tanto non cambierà mai
nulla" o "in fondo, tutto ciò non è nient'altro che..."
Dimmi cose del genere, per scoraggiarmi. Oppure
dimostrami che chi desidera ha più problemi di chi non desidera, mentre chi
soffoca un desiderio ha l'impressione di aver trovato una soluzione. Io invece
voglio moltiplicare i miei problemi e trovarne di sempre più grandi, e ci
riuscirò meglio, se tu dai voce a quel diavolo ragionevole e conformista che
tutti abbiamo in qualche angolo della mente: ogni volta che mi ostacolerai, io
troverò argomenti più forti, per dissuaderti. Proviamo?
«D'accordo». Per esempio?
«Condivido quel che hai appena detto: ovvero, è chiaro
che tu sopravvaluti i desideri. Secondo me, i desideri sono soltanto una
reazione allo stress. Meno stress, meno desideri. Adeguati alle circostanze, e
non perderai tempo a cercare altri mondi, che probabilmente esistono solo nella
tua fantasia. Ti va bene così?»
Benissimo. Secondo me, invece, lo stress c'è quando hai
paura di desiderare.
«No, sei un ingenuo e complichi invano. Lo stress
diminuisce solo quando desideri di non avere desideri. E puoi riuscirci, con un
po' di buona volontà. Grandi sapienti hanno insegnato le tecniche necessarie,
già nell'India antica».
Sei bravo come diavolo: citi Buddha per convincermi.
«E poi, il desiderio non è altro che avidità. Vuoi
tessere l'elogio dell'avidità e dell'egocentrismo?»
Questo è il tono giusto. Grazie, carissimo: di questo
passo la conversazione sarà interessante. Ti ricompenserò aumentando i tuoi
problemi tanto quanto aumenteranno i miei.
«No, grazie, di problemi non ne ho proprio bisogno».
Sicuro? Io, con quel poco che so di filologia, i problemi
li vedo alla maniera antica: problema in greco significava "ciò che si è
lanciato (-blema) avanti (prò-)". I latini lo tradussero: pro-iedum. Non
mi dirai che preferisci non avere pro-getti?
«E se proprio questo fosse il mio desiderio segreto?»
Sarebbe già un progetto. E io farò in modo che diventi il
tuo unico desiderio irrealizzabile.
Indice
Dedica
De-siderare
Devi fare quello che devi fare?
Limiti ed errori. I meccanismi di difesa
L'ignoranza
La paura
Il senso di colpa
Il Regno dei Cieli
La migrazione
Il senso del mondo
La formulazione dei de-sideri. Dinamiche della libertà
La formulazione dei de-sideri. Il chi e il che cosa
La realizzazione dei de-sideri
Il Mondo dei Desideri - Libro >> http://goo.gl/lG5CJt
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Igor Sibaldi