Che cos'è il parto attivo?
Scopriamo insieme il parto attivo e la funzione positiva
del dolore durante il momento del travaglio e del parto
di Giovanna Lasagna - 19/04/2016
Che cos'è il parto attivo?
Da tempi immemorabili il momento del parto è associato al
dolore: che si tratti dell'immaginario comune o del racconto della maggior
parte delle donne che hanno dato alla luce un bambino, parto e dolore sono due
parole che sentiamo spesso pronunciare insieme.
Ma che cos'è il dolore nel parto? Dopo decenni di
autorevoli studi, oggi sappiamo che il dolore nel parto ha una funzione
positiva e protettiva rispetto alla salute di mamma e bambino.
Possiamo imparare a conoscere questo dolore, ad
affrontarlo e a gestirlo tramite tecniche di parto attivo.
L’esigenza di naturalità
L'eccessiva medicalizzazione di un percorso
prevalentemente fisiologico come quello della nascita e del parto, oltre a non
aver attenuato l’antica angoscia femminile del dolore, ha dato luogo a nuove
esigenze di maggiore intimità e naturalità. Fortunatamente, oggi, i
condizionamenti culturali che hanno da sempre aggravato tale ansia sono
contrastati da una maggiore fiducia nell'innata competenza delle donne a
generare la vita, nella propria natura di madre, cui è da sempre affidata la
sopravvivenza della nostra specie.
La funzione positiva del dolore
Il dolore del parto ha una funzione psichica, di
trasformazione, allorquando la madre da fondo alle proprie risorse fisiche ed
emotive, fino all’abbandono, alla resa, al superamento dei propri limiti. Il
dolore durante il travaglio stimola la secrezione delle endorfine che hanno una
potente azione anestetica e aiutano, a loro volta, la secrezione di un altro
ormone, la prolattina che indurrà poi la produzione del latte.
In nessun altro momento la donna produce una percentuale
così alta di ormoni, i quali stimolano emozioni e istinti, oltre ad onde alfa e
teta, grazie alle quali la partoriente entrare in comunicazione profonda con il
bambino.
Più sarà fluida la comunicazione tra madre e bambino,
meno saranno necessarie interferenze esterne, più il dolore sarà ridotto al suo
minimo fisiologico, divenendo tollerabile, sia per la madre che per il
nascituro.
Il parto attivo
Il parto attivo non va confuso con il parto indolore: per
parto attivo intendiamo un evento in cui la donna è protagonista attiva,
cosciente e consapevole.
Il potersi muovere durante il travaglio rende il dolore
delle contrazioni più sopportabile, migliora le condizioni di tranquillità
della gestante: la donna deve essere libera di assumere qualunque posizione,
proteggendo se stessa e il bambino attraverso i movimenti che il dolore stesso
le suggerisce.
Abbandonarsi al ritmo alterno di contrazioni e pause
comporta la presenza di endorfine anche nel liquido amniotico, ovvero il dolore
della madre protegge il bambino dal dolore. Le contrazioni uterine poi,
preparano il nascituro al ritmo respiratorio e producono l’adrenalina fetale,
che stimola il piccolo rendendolo combattivo e gli evita l’asfissia da parto.
Cedere alla paura, opporsi al dolore, significa invece
rimanere sempre in tensione: il bambino potrebbe soffrirne.
Un parere autorevole
Scrive Verena Schmidt, fondatrice della Scuola Elementale
di Arte Ostetrica: “Una donna che partorisce con il dolore e quindi con la sua
energia sessuale ( ….) recupera tutte le sue energie dopo il parto (…), si
sente appagata e piena di tenerezza“.
Travaglio e Parto senza Paura - Libro
Oggi il dolore che accompagna la nascita non può più
essere interpretato come un nemico da sconfiggere con ogni mezzo, anche a costo
di mettere a rischio la salute della madre e del bambino.
Questa sofferenza può essere un potente mezzo di cui la
natura ci ha dotate per essere guidate nel processo che conduce alla nascita,
per spingerci a trovare un luogo sicuro per dare alla luce il neonato, per
capire a che punto è la progressione del travaglio, per assumere posizioni e
atteggiamenti, e muovere il corpo allo scopo di alleviare il dolore e
facilitare la nascita.
Una volta compresa la natura di questo dolore e i
meccanismi che ne aumentano o diminuiscono la percezione, possiamo volgerlo a
nostro favore per farne un potente alleato verso una nascita sicura e
consapevole, nel rispetto della salute di madre e bambino.
Non sempre è facile, occorre un accompagnamento alla
nascita che ci restituisca quella nostra innata e istintiva capacità di
partorire, costituita da fiducia nel proprio corpo e nelle proprie competenze
di donne!
Questo testo vuole accompagnare le future mamme, e
chiunque possa essere interessato ad approfondire, verso la conoscenza dei
mezzi che possiamo sfruttare come alleati per una nascita consapevole e sana,
senza paura!
Emanuela Rocca
Travaglio e Parto senza Paura - Libro >>> http://goo.gl/cS0xfE
Comprendere la funzione del dolore e alleviarlo con i
rimedi naturali